Nuova Riveduta:

Genesi 17:21

Ma stabilirò il mio patto con Isacco che Sara ti partorirà in questa stagione il prossimo anno».

C.E.I.:

Genesi 17:21

Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l'anno venturo».

Nuova Diodati:

Genesi 17:21

Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno prossimo».

Riveduta 2020:

Genesi 17:21

Ma fermerò il mio patto con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno prossimo”.

La Parola è Vita:

Genesi 17:21

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 17:21

Ma fermerò il mio patto con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno venturo'.

Ricciotti:

Genesi 17:21

Ma la mia alleanza la stabilirò con Isacco, che Sara ti partorirà, di questa stagione, un altr'anno».

Tintori:

Genesi 17:21

Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco, che Sara ti partorirà in questo tempo l'anno venturo».

Martini:

Genesi 17:21

Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco, cui partorirà a te Sara in questo tempo l'anno vegnente.

Diodati:

Genesi 17:21

Ma io fermerò il mio patto con Isacco, il qual Sara ti partorirà l'anno vegnente, in quest'istessa stagione.

Commentario abbreviato:

Genesi 17:21

15 Versetti 15-22

Qui troviamo la promessa ad Abraamo di un figlio che Sarai gli avrebbe dato in modo da adempiere la promessa fattagli. La conferma di questa parola fu il cambiamento del nome di Sarai in Sara. Sarai significa "mia principessa", come se il suo onore fosse stato limitato solo a una famiglia; Sara significa "principessa": più favori riceviamo da Dio, più in basso dovrebbero guardare i nostri occhi. Abraamo mostrò grande allegria con una risata di piacere, non per mancanza di fede e Abraamo si rallegrò perché vide la realizzazione del giorno di Cristo: lo vide e se ne rallegrò, Giov. 8:56. Abraamo, temendo che Ismaele venisse abbandonato e allontanato da Dio, innalzò una preghiera in suo favore: Dio ci lascia pregare per casi particolari affinché Gli presentiamo le nostre richieste. Tutto ciò che ci preoccupa o ci da pena dovrebbe essere presentato prima a Dio in preghiera. È dovere dei genitori pregare per i loro figli e quello che dobbiamo principalmente chiedere è che essi siano mantenuti in comunione con Lui e che abbiano la grazia di camminare davanti a lui nella rettitudine. A Ismaele sono date solo benedizioni comuni: le cose buone terrene sono date spesso a quei figli i cui genitori sono credenti. Le benedizioni del patto sono riservate e garantite però solo ad Isacco.

Riferimenti incrociati:

Genesi 17:21

Ge 21:10-12; 26:2-5; 46:1; 48:15; Eso 2:24; 3:6; Lu 1:55,72; Rom 9:5,6,9; Ga 3:29; Eb 11:9
Ge 18:10; 21:2,3; Giob 14:13; At 1:7

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